Tuesday 16 August 2011

Ian R. Crane: Insediamenti in Cisgiordania, una votazione all'ONU e tragiche ramificazioni

Nel giugno del 2011, Henrik Palmgren, presentatore del programma svedese Red Ice Radio, ha intervistato l'autore inglese Ian R. Crane a proposito del disastro della centrale nucleare di Fukushima e altri, apparentemente scollegati recenti eventi. Quello che segue è un lungo estratto dell'intervista, approssimativamente al minuto 34' del podcast.

Ian R. Crane: L'evento Escherichia Coli in Germania non è stato un fatto casuale: nemmeno con la più vivida immaginazione! Ritorniamo indietro, almeno fino a Fukushima.
Come si sa, l'evento terremoto-tsunami-meltdown-nuclere è avvenuto tutto l'11 di marzo 2011, ma c'è un'altra cosa di cui mi sono accorto, e non credo che si tratti di una coincidenza: esattamente un anno prima, l'11 marzo 2010, il Ministro degli Affari Esteri giapponese aveva rilasciato una dichiarazione [1] – e si trattava di un comunicato dell'ufficio stampa delle relazioni pubbliche del Ministero Affari Esteri – “sulla decisione del governo d'Israele concernente la costruzione di unità abitative negli insediamenti in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est”. Fammi giusto leggere questi due brevi paragrafi di cui era costituita la dichiarazione:
“1 - Il governo del giappone deplora la decisione del governo d'Israele di dare il permesso per la costruzione di 1600 unità abitative a Gerusalemme Est, in aggiunta a 212 unità in Cisgiordania, subito dopo che le leadership d'Israele e Palestina avevano accettato l'avvio di negoziazioni indirette. Il governo del Giappone non riconosce alcun atto che pregiudichi lo stato finale di Gerusalemme e i territori nei confini territoriali prima del 1967. Il Giappone esige che i piani non vengano implementati.
2 – Il governo del Giappone continua a richiedere con insistenza che entrambi i lati agiscano in modi che migliorino la fiducia reciproca. Il Giappone spera sinceramente che le negoziazioni indirette e il processo di pace risulteranno presto nella ripresa di negoziazioni dirette tra i due lati”.
Ora, vedendo [questo fatto] isolatamente, potresti dire: “E allora?”... ma qualcos'altro è successo a febbraio di quest'anno alle Nazioni Unite: fondamentalmente si trattava di una votazione, all'ONU, esattamente su questa questione; la mozione, presentata all'ONU, era se Israele dovesse immediatamente cessare e desistere da qualsiasi ulteriore sviluppo di insediamenti in Cisgiordania. [2]
Due dei principali paesi che hanno votato contro Israele in quella mozione sono stati Giappone e Germania. Ora, questo è molto significativo perché, per quanto ne sappia io, questa è stata la prima volta che la Germania abbia mai votato contro Israele in una votazione all'ONU. Precedentemente aveva sempre votato a favore d'Israele – che era ovviamente ciò che ci si aspettava facesse – o si era astenuta. Ma questa volta sia la Germania che il Giappone hanno votato contro Israele. Ora, questo è successo il 18 di febbraio; meno di un mese dopo – meno di quattro settimane dopo, a dire la verità – c'è stato il terremoto-tsunami-meltdown-nuclere. Immediatamete dopo questo evento ci sono state certe informazioni, provenienti dal Giappone, che suggerivano che il meltdown nucleare e le esplosioni che erano seguite si fossero verificate in alcuni casi, addirittura prima che la centrale fosse colpita dallo tsunami. Qui c'è qualcosa che non quadra nella cronologia: e allora che cosa può aver causato il processo di meltdown della centrale nucleare prima dello tsunami? C'è solo una cosa che potrebbe fare un lavoro del genere: il virus Stuxnet.
Il virus noto come Stuxnet fu sviluppato - ufficialmente - da CIA e Mossad. Personalmente credo sia stato più probabilmente creato prima dal Mossad e poi ripreso dalla CIA, piuttosto che il percorso inverso. La ragione per cui credo questo è che il virus Stuxnet è stato sviluppato per colpire i controllori Siemens nelle centrali nucleari e, primariamente, è stato sviluppato perché questi erano i controllori che si pensava fossero installati nelle infrastrutture nucleari in Iran.
Quindi il virus Stuxnet era stato creato specificatamente per neutralizzare qualsiasi centrale nucleare iraniana che desse l'aria di attivarsi online nel prossimo futuro.
Ora, c'è anche un altro fattore da considerare qui: e cioè che il Giappone si era addirittura impegnato a condurre riprocessamento nucleare per l'Iran; e, naturalmente, neanche questo fatto era stato digerito molto bene da Israele. Considera quindi la possibilità che il virus Stuxnet sia stato lanciato contro le facility nucleari giapponesi o quando era chiaro che, con il terremoto, lo tsunami stava per raggiungere le coste del Giappone, oppure – se si vuole pensare il peggio – perché qualcuno sapeva addirittura in anticipo che ci sarebbe stato un terremoto, e aveva programmato il virus Stuxnet per attaccare la centrale nucleare in Giappone [proprio in quel momento].
Un altro fattore ancora è che la security di Fukushima era nelle mani di una compagnia israeliana. E quindi qui abbiamo ancora un'altra situazione come l'Undici Settembre, in cui gli aerei che decollarono erano nelle mani di una compagnia di sicurezza israeliana, il World Trade Center era nelle mani di una compagnia di sicurezza israeliana e la metropolitana di Londra durante l'attentato del 7 luglio 2005 era nelle mani di una compagnia di sicurezza israeliana, etc etc.
E ho già sentito il ragionamento: uno dei principali prodotti d'esportazione d'Israele è quello dei servizi di sicurezza: non dovrebbe questo cominciare a farci suonare qualche campanello d'allarme?

Henrik Palmgren: Assolutamente. Inoltre, Ian, non so se hai sentito che in una stringa del programma Stuxnet è contenuta una parola interessante, “myrtus”, che sarebbe, a quanto pare, un'allusione al libro di Esther all'interno di Stuxnet, che poi è la storia, contenuta nell'Antico Testamento, in cui il popolo d'Israele perpetra un attacco preventivo nei confronti dei Persiani per prevenire i loro piani di distruggerli; non ho proprio letto l'intera spiegazione di come questo sia stato incorporato nella scrittura di programma di Stuxnet, ma a quanto pare è là: ne avevano parlato i giornali principali. Un particolare interessante da aggiungere, ho pensato. [4]

IRC: Incredibile!
E così, come dicevo, c'è stato il meltdown nucleare totale e, letteralmente due giorni dopo, Angela Merkel annuncia che il governo tedesco decommissionerà tutte quelle centrali nucleari in Germania [la cui costruzione] risalga a prima del 1980.
Beh, perché mai dovrebbero fare una cosa del genere? Perché, insomma, non è che la Germania sia proprio suscettibile agli tsunami, giusto? Non è che ci si aspetti molti tsunami dal Mar Baltico, o dal Reno. No? E allora perché mai la Germania dovrebbe annunciare di voler chiudere le sue centrali nucleari pre-1980? Beh, potrebbe forse essere che la Germania, tra i suoi servizi di sicurezza, abbia delle persone che sono particolarmente lungimiranti, che stanno tenendo un occhio su quanto accade nell'arena geopolitica? La ragione per cui sto facendo quest'osservazione è che, immediatamente dopo l'Undici Settembre, il ministro tedesco dell'intelligence Andreas von Bülow aveva bloccato i decolli di tutti i voli Lufthansa, ordinando che fossero rimossi tutti i computer di bordo da questi Boeing; e questo von Bülow è probabilmente ciò che si avvicina di più a un 9/11 truther all'interno delle strutture governative europee (assieme a un tizio chiamato Michael Meacher nel Regno Unito, un politico che è stato però neutralizzato anni fa). Von Bülow era quindi molto sveglio, come dimostra la sua supposizione che questi aerei fossero stati lanciati contro il WTC, il Pentagono e Shanksville dopo essere stati dirottati grazie a un controllo remoto, o telecomando, un tipo di tecnologia a cui era peeraltro intimamente asssociato un certo rabbino Dov S. Zakheim (uno dei redattori del documento PNAC Ricostruire le Difese Americane - Rebuilding America's Defenses, pubblicato a settembre del 2000, dove si legge a pagina 51: “La trasformazione potrebbe richiedere molto tempo [per quanto riguarda l'accettazione dei cittadini americani di questa agenda di riarmo e controllo globale] nell'assenza di un qualche evento catastrofico e cataclismico, come una nuova Pearl Harbour” [citato a memoria, e non letteralmente, N.d.T]; dei 27 co-autori di quel documento, 10 di essi andarono immediatamente a far parte del gabinetto di George W. Bush a gennaio del 2001, tra i quali Dov S. Zakheim).
Questo Zakheim era anche l'auditor del budget, alle dipendenze di Donald Rumsfeld al Pentagono, e fu proprio Zakheim che, il 10 settembre 2001, annunciò alla stampa mondiale che il Pentagono non era in grado di spiegare un buco di 2,3 miliardi di dollari nel suo budget.
Quindi la connessione tra Zakheim, i Boeing e la possibilità che questi aerei fossero stati dirottati da qualche prototipo di telecomando evidentemente doveva aver terrorizzato i tedeschi, ragion per cui essi decisero di bloccare tutti i decolli Lufthansa e di rimuovere la tecnologia informatica a bordo; e la situazione che abbiamo adesso è essenzialmente molto simile: solo due giorni dopo il meltdown di Fukushima, il governo tedesco annuncia di voler decommissionare tutte le centrali nucleari pre-1980 e smorzare gradualmente il loro intero programma nucleare, così da non avere più alcuna facility nucleare entro l'anno 2022.

HP: Vedi, questo è interessante perché io, personalmente, non l'avevo vista questa storia prima che tu me la facessi notare, ma la cosa interessante in Germania è che c'è stato un numero incredibile di persone, dal disastro di Fukushima, che sono uscite nelle strade e piazze, a esigere che il loro governo studiasse seriamente altre opzioni che consentissero di evitare il nucleare, pur potendo permettere alla Germania di generare la propria energia, essenzialmente; quindi, se la decisione era già stata presa, perché questa reazione di tutta questa gente che vediamo per le strade? Si tratta solo dell'implementazione di una campagna di PR, atta a popolarizzare l'idea di decommissionare le centrali nucleari?

IRC: Forse si è trattato di questo, non lo so. Forse è stata una copertura. Per mostrare che in realtà il governo tedesco sta semplicemente facendo il volere del suo popolo.

HP: Esatto, proprio a questo stavo pensando.

IRC: Quando in realtà appare in nero su bianco che Angela Merkel aveva annunciato questa sua intenzione ben prima che ci fosse una qualsiasi reazione pubblica.
Considera dunque la possibilità che, nel fare questa dichiarazione, Angela Merkel stesse in realtà cercando di neutralzzare l'opzione di un attacco a una delle sue centrali nucleari tramite Stuxnet. La ragione di questa scelta, naturalmente, potrebbe essere stata che il Giappone – forse – era la vittima di una rappresaglia per (1) le sue affermazioni dell'11 marzo 2010, (2) aver votato contro Israele alle Nazioni Unite il 18 febbraio e (3) la sua intenzione di condurre riprocessamento nucleare per l'Iran. Riflettiamo: qual è la nazione sovrana che avrebbe più da guadagnare da un attacco del genere contro il Giappone? E se fosse stata questa nazione ad attaccare il Giappone perché aveva osato schierarsi contro Israele, è possibile che la Germania avesse pensato che Stuxnet potesse essere utilizzato contro [le sue centrali]?
Beh, eliminando la questione nucleare dall'equazione, tutto sembra calmarsi; finché, all'improvviso, abbiamo quest'epidemia di Eschirichia Coli proprio in Germania. Inizialmente, come sappiamo, viene annunciato che la provenienza è identificata nei cetrioli spagnoli, il che – naturalmente – nel giro di pochi giorni distrugge completamente il mercato di cetrioli spagnoli (tanto che adesso ci sono coltivatori spagnoli disperati per qualche sorta di compensazione, visto che ovviamente i guadagni dal loro raccolto si sono completamente volatilizzati). Poi si stabilisce che no, non si tratta dei cetrioli spagnoli (a proposito, naturalmente erano cetrioli biologici, bisognava concentrarsi sul fatto che fossero biologici), e adesso la colpa è stata data ai germogli dei fagioli biologici – con l'enfasi, ancora una volta, sulla parola “biologici”. E naturalmente adesso abbiamo la stessa situazione con i raccolti di germogli dei fagioli biologici rispetto a quella che avevamo prima con i cetrioli. E poi, fortunatamente, visto che la Germania possiede ancora rispettabili strutture per la ricerca scientifica, il Robert Koch Institut ha fatto una sua analisi di questo E. Coli e quello che ha scoperto è assolutamente fantastico: questo particolare ceppo di E. Coli è praticamente resistente a qualsiasi forma di penicillina disponibile sul mercato. Queste cose non succedono per caso! Questa è una coltura da laboratorio. Per sviluppare un ceppo di E. Coli che sia resistente ad ogni forma di penicillina disponibile, ci vuole uno sviluppo di mesi, forse anni, perché si possa raggiungere il punto in cui sia possibile scatenarlo sulla Germania.
Sappiamo inoltre che questo è un ceppo estremamente virulento di E. Coli; anzi, sono venuto a sapere, letteralmente negli ultimi due giorni, che alcune persone che ne sono state colpite hanno un disperato bisogno di un trapianto di fegato: ha cominciato ad attaccare gli organi interni entro uno spazio di tempo veramente ristretto.

HP: Assolutamente – vediamo se riesco a trovare gli appunti – ecco, fino a oggi, 13 giugno, ci sono state 35 morti causate e circa 3200 casi. In Germania, principalmente, ma anche in Svizzera, Polonia, Olanda, Svezia, Danimarca, Regno Unito, Canada e gli Stati Uniti, quindi sta cominciando a diffondersi. Ora, la domanda è: da dove è arrivato? Come è stato immesso nei cetrioli, o in qualunque altro veicolo? Ci sono teorie? Hai sentito niente a riguardo?

IRC: No, questa è ancora un'area di sole congetture per il momento: sono ancora i primissimi giorni per ora. Consideriamo però la possibilità che la Germania ci abbia azzeccato al 100% per quanto riguarda la sua osservazione che fosse stato lo Stuxnet ad attaccare la centrale nucleare in Giappone e che, volendo mettersi al riparo da simili attacchi in futuro, abbia in tal senso annunciato la sua intenzione di chiudere il suo programma nucleare, pensando che ciò sarebbe bastato; beh, adesso naturalmente si è visto che non vale la pena darsi il disturbo, dato che ci sono ben altri mezzi per arrecare danno. E in realtà questo ha anche un doppio “beneficio” per chiunque sia stato che ha scatenato [l'E. Coli] perché, ovviamente, oltre a mandare il messaggio: “Non fateci incazzare: guardate che cosa siamo in grado di fare”, un altro risultato che ciò ha prodotto è stato di rovinare la reputazione del cibo biologico; e naturalmente noi sappiamo che un'enorme parte dell'agenda di Codex Alimentarius è sradicare completamente ogni tipo di agricoltura naturale. La Germania è sempre stata all'avanguardia della resistenza – nella UE – contro l'importazione e coltivazione di organismi geneticamente modificati; anzi, la Germania ha la più grande proporzione di fattorie biodinamiche in Europa, che non è poi comunque una grande percentuale. Fino a ottobre 2010, la Germania aveva qualcosa come il 5,2% di tutti i suoi terreni arabili etichettato come biologico al 100%; e questa è una cosa naturalmente molto importante per la Germania: si tratta di un paese con un'economia molto bene equilibrata, che è riuscita a ritenere una forte base manufatturiera, oltre a una forte base agricola, e non è stata presa di mira dall'industria biotecnica nello stesso modo in cui lo sono stati gli Stati Uniti, o il Regno Unito. Quindi questo è stato come cogliere due piccioni con una fava perché, mentre prima si pensava che le facility nucleari sarebbero state attaccate per prime, imprevedibilmente questi si sono accaniti contro le loro colture biologiche.

L'intervista completa è disponibile in podcast su:
http://www.redicecreations.com/radio/2011/06/RIR-110616.php

[1] Dilettatevi pure a cercare la notizia sui media italiani: sono pronto a scommettermi tutti i miei risparmi (debiti, perloppiù) che non la troverete MAI!
[2] Non ho bisogno di dirvi che la risoluzione è stata bloccata dagli Stati Uniti, con il tradizionale veto:
http://www.nytimes.com/2011/02/19/world/middleeast/19nations.html
[3] Vedere:
http://www.haaretz.com/print-edition/news/israeli-firm-which-secured-japan-nuclear-plant-says-workers-there-putting-their-lives-on-the-line-1.349897
[4] Vedere:
http://www.itageek.com/comunicazioni/stuxnet-il-worm-che-spia-e-riprogramma-i-pc-industriali

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